Crocifisso, Cimabue, Basilica di Santa Croce, Firenze.
Firenze - Il Crocifisso di Cimabue, considerato il simbolo di tutte le opere danneggiate dell’alluvione che colpì Firenze nel 1966, ha cominciato il breve ma delicato viaggio che dal cenacolo lo scorterà fino alla nuova collocazione all’interno della sacrestia della Basilica di Santa Croce.
Al termine delle operazioni che si concluderanno entro la prima metà del mese di Dicembre, la celebre croce dipinta verrà sistemata ad un’altezza che ne garantisca il riparo da possibili calamità. Il cambiamento concilia così le necessità di conservare l’opera in sicurezza con la possibilità di valorizzare il suo significato sacro, e si inserisce in un più ampio programma che intende ricondurre all’interno della basilica opere custodite nel cenacolo come quelle del Bronzino, del Salviati, dell’Allori e del Cigoli per ricontestualizzarle nel loro ambiente originario.
In occasione del trasloco, un team di tecnici dell’Opificio delle pietre dure, ripulirà l’opera le cui condizioni generali sono state giudicate buone.
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